Descrizione

Il sistema forestale

Il Comune di Rassa possiede circa 700 ettari di boschi in proprietà distribuiti tra la Val Sorba e la Val Gronda. Si tratta di boschi ad elevata naturalità, oggi sufficientemente invecchiati per avere ottime funzioni biologiche ed ospitare un elevato livello di biodiversità. Sono frequenti i boschi disetanei, cioè costituiti da alberi di età diverse, che generano al meglio le funzioni della foresta come la protezione dal dissesto idrogeologico, la capacità di ospitare fauna Le tipologie forestali più diffuse sono il bosco di abete bianco (abetina) e la faggeta che presentano forme di alternanza temporale che si sussegue nel corso dell’evoluzione del bosco, accompagnate da situazioni intermedie di mescolanza. Per questo sono molto diffusi i boschi misti di faggio ed abete bianco, fasi di transizione tra l’abetina pura e la faggeta.

L‛abete bianco (Abies alba) è una conifera alta e slanciata con gli aghi disposti ai lati del rametto, verdi sopra ed argentei sotto. Vive in ambienti di montagna, in parte con caratteristiche simili a quelli che ama il faggio (Fagus sylvatica) prediligendo aree a clima suboceanico, cioè con elevata quantità di piogge, proprio come accade in Valsesia. Le due specie riescono a convivere alternando la predominanza: per una serie di condizioni fisiologiche ed ambientali, dopo un periodo di dominio, il faggio diventa meno efficiente e lascia il posto all‛abete bianco, che poi si comporterà allo stesso modo offrendo spazio al faggio. L‛una e l‛altra fase sono naturalmente accompagnate da lunghi periodi intermedi di reciproca mescolanza delle due specie. Considerando che un faggio o un abete bianco possono vivere fino a 300-400 anni questi cicli di alternanza si sviluppano in tempi molto lunghi, superiori alla possibilità di osservazione diretta.

La faggeta e l’abetina sono due condizioni climax cioè rappresentano la massima fase evolutiva del bosco che può succedere a se stessa.

Alle quote superiori alla faggeta ed all’abetina si trovano i lariceti. Il larice (Larix decidua) è una specie che necessita di molta luce per le sue esigenze di vita, pertanto in modo naturale può formare boschi alle quote superiori, dove faggio ed abete bianco non riescono ad arrivare. Dai 1.900 metri s.l.m. ai 2.400 metri s.l.m. il larice può formare boschi radi dove le condizioni di altitudine, la presenza di rupi (a favorire boschi radi) permettono le sue condizioni di sviluppo.

A quote inferiori invece il larice colonizza pascoli abbandonati e l’evoluzione del lariceto porterà poi al subentro del faggio e del larice che ben si adattano alla tenue ombra prodotta dai larici, i quali invece non potranno più svilupparsi alle ombrose condizioni di luce prodotte da faggio ed abete bianco.

Lungo i torrenti principali e secondari si incontrano invece gli acero-tiglio-frassineti e i boschi di ontano bianco molto ricchi di flora a formare fasce riparie molto importanti per le loro peculiarità di vita animale e vegetale. I primi sono formati da acero di monte (Acer pseudoplatanus), frassino (Fraxinus excelsior) e tiglio selvatico (Tilia cordata) mentre i secondi da ontano bianco (Alnus incana).

Nel territorio comunale di Rassa risulta molto particolare la presenza del tiglio a grandi foglie (Tilia platyphyllos) specie relativamente rara in Valsesia che oltre ad essere sporadica a Rassa è presente anche in un’area nell’intorno di Mollia, nella Val Grande.

Nel complesso quindi il territorio di Rassa presenta una risorsa forestale varia, poco condizionata dall’azione antropica, integra nel suo complesso a formare un ambiente molto ricco di biodiversità.


La pianificazione forestale

Con finanziamento della misura 225 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 il Comune di Rassa sta realizzando il Piano Forestale Aziendale che ha lo scopo di pianificare la gestione forestale delle proprietà comunali al fine di avere una gestione consapevole e ragionata delle foreste. Il piano sarà un vero e proprio strumento di pianificazione che definirà le aree a destinazione produttiva, quelle a destinazione naturalistica, quelle protettive e quelle con altre funzioni, definendo gli interventi che è possibile eseguire.

Galleria fotografica

Modalità di accesso

presso il territorio di Rassa

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